Stamani ritrovo su "il ponte", così si chiama il "centro" di San Miniato Basso, alle ore 9,30.
I (quasi) cinquantenni della compagnia, si presentano in rigorosa tuta ginnica.
Riusiamo a partire quando mancano 5 minuti alle 10,00. Siamo in 24 su 5 auto. Altri 4 su di un'auto ci raggiungeranno più tardi.
Il cielo è bianco, coperto da una bassa cappa di umida. In prossimità di Siena la cappa di dissolve, ed il cielo si fa luminoso ed azzurro.
Arriviamo a Rapolano, quando sono passate da pochi minuti le 11,30.
Il piazzale dello stabilimento delle Terme di San Giovanni è strapieno, tanto che parcheggiamo in una stradina, ben fuori dal parcheggio.
Dopo qualche difficoltà nel fare il biglietto comitiva, tanto che la ragazza, dopo averci ascoltato per un po', visto che dietro di noi si stava affollando un po' di gente, ci ha detto:
—Sarà maglio che ognuno che il suo...—, e così abbiamo fatto.
Le temperatura esterna è ben al di sopra dei 20°, tanto che si passeggia bene anche senza accappatoio, con il solo costume.
Ci immergiamo subito. Le vasche non sono certo vuote come in dicembre, e sia dentro che attorno all'acqua, si rispecchia la folla di auto del parcheggio.
L'acqua termale è calda e densa. Quasi innaturale nella sua consistenza lattea.
In alcuni punti delle vasche, la corrente tende a depositare i sali di carbonato e di zolfo.
E con quelli ci mascheriamo...
Per chi è abituato a farsi la domenica al mare, qui va benissimo.
Troviamo, magari anche un po' appartato, ma ben al sole, un gruppo di sdraie vuote, e lì ci accampiamo.
Lungo la strada del ritorno decidiamo di cenare nel luogo di ritrovo dei "compagni di merende".
Ci fermiamo a Monteriggioni, al Bar dell'Orso.
Affettati e salumi di cinghiale, pappa al pomodoro, ribollita e pici.
Le temperatura esterna è ben al di sopra dei 20°, tanto che si passeggia bene anche senza accappatoio, con il solo costume.
Ci immergiamo subito. Le vasche non sono certo vuote come in dicembre, e sia dentro che attorno all'acqua, si rispecchia la folla di auto del parcheggio.
L'acqua termale è calda e densa. Quasi innaturale nella sua consistenza lattea.
In alcuni punti delle vasche, la corrente tende a depositare i sali di carbonato e di zolfo.
E con quelli ci mascheriamo...
Per chi è abituato a farsi la domenica al mare, qui va benissimo.
Troviamo, magari anche un po' appartato, ma ben al sole, un gruppo di sdraie vuote, e lì ci accampiamo.
Lungo la strada del ritorno decidiamo di cenare nel luogo di ritrovo dei "compagni di merende".
Ci fermiamo a Monteriggioni, al Bar dell'Orso.
Affettati e salumi di cinghiale, pappa al pomodoro, ribollita e pici.
Ci sentiamo un po' stanchi, le facce sono arrossate, e qualche bimba non riesce più a tenere gli occhi aperti.
Ma vuoi mettere...
Ma vuoi mettere...
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