domenica 9 gennaio 2011

la madonna di Cigoli

La Pieve di Cigoli è la chiesa della mia parrocchia.
E Don Giampiero Taddei è il parroco che mi ha dato la prima comunione, mi ha cresimato, e mi ha poi sposato.
Non solo, ha battezzato ed ha dato la prima comunione alla mia bimba. E in questi mesi la sta preparando alla cresima.


Oggi pomeriggio c'è stato il primo di quattro incontri con le famiglie dei bambini che riceveranno la prima comunione e la cresima in questo anno.

Con il passare degli anni e i capelli che diminuiscono, le domande che mi sono sempre fatto sul motivo che giustificava la mia presenza in questo mondo, e cosa davvero fosse tutto questo muoversi di vite, si stanno facendo più presenti e pressanti.
Il tema dell'incontro odierno era "la fede". Il parroco ci ha ricordato che con la scelta di battezzare nostra figlia, alla domanda precisa durante la funzione del battesimo, sul fatto che mi sarei impegnato ad educare nella fede la bimba, risposi di sì.

Nella dibattito che ne è seguito, ho fatto alcune domande. E ne è venuta fuori una discussione molto interessante.
La sintesi che ne ho desunto è questa:
Aver fede è credere nella parola di Dio. Credere cioè in quello che è scritto nelle Sacre Scritture.
Quindi, per rispondere alla domanda se io ho fede, oppure no, il parroco mi ha invitato a conoscere meglio la Bibbia.
Vedremo...



La Pieve di Cigoli non è solo una piccola Parrocchia per qualche migliaio di anime, ma, dal 21 luglio 1978, è santuario mariano.


Secondo la tradizione, avvalorata da un documento del 1791, il 21 di luglio 1451, la Madonna di Cigoli riporta in vita il piccolo figlio di una donna di Treggiaia, della famiglia Mainardi.
La donna aveva già perso due figli e, quando partorì il terzo, il marito minacciò di ucciderla se anche questo fosse morto. Purtroppo anche il terzo morì e la disperazione spinse la donna a cercare la morte nelle acque del torrente Roglio. Mentre andava ad affogarsi, incontrò una signora “di nobile aspetto” che la dissuase dal gesto e la convinse a tornare a casa dove, con un tocco, riportò in vita il bambino. La donna disse di chiamarsi Maria e di abitare a Cigoli, fra Rocco e Michele. Detto questo sparì, mandando raggi di luce.
La Mainardi, recatasi a Cigoli alcuni giorni dopo per ringraziare la sua benefattrice, non riuscì a trovare alcuna donna che le assomigliasse.
A Cigoli, da circa 100 anni, erano insediati i frati Umiliati di regola benedettina, dipendenti dal convento di Ognissanti di Firenze. Con la contemporanea concessione allo stesso ordine del patronato della chiesa da parte del popolo, si diede inizio alla storia del convento o prepositura di Santa Maria e San Michele che era posto nel luogo più alto del castello.
L'allora preposto degli Umiliati, sentito il racconto della donna, sull'accaduto, la condusse in chiesa e le mostrò l'immagine della Madonna, nella quale ella riconobbe la sua salvatrice.
Ai piedi della taumaturga immagine accorsero allora i popoli del circondario. L'evento miracoloso incrementò il culto per l'immagine cui, in virtù della sua particolare protezione verso l'infanzia, venne attribuito il titolo di Madre dei Bimbi.
I frati Umiliati, sulla scia di questo prodigio che richiamava a Cigoli folle di pellegrini, si rivolsero al pittore fiorentino Stefano d'Antonio di Vanni (1405-1483) per affrescare il tabernacolo gotico e tutta quanta la cappella della Madonna.








Sulla parete sinistra della cappella della Madonna, tra il 1935 e il 1937, l'amico pittore sanminiatese
Dilvo Lotti
dipinse la storia del miracolo del 21 luglio.







3 commenti:

  1. ciao...rileggo sempre con immenso piacere la storia di questa Madonnina...spero di riuscire a venire a Cigoli il 6 dicembre per i festeggiamenti..sono molto devota a questa Madonna e spero di poter raccontare al parroco della tua chiesa di come sono venuta a conoscenza di questa Madonnina...io che abito in Sicilia...e che non avevo MAI sentito nominare nemmeno Cigoli....se vuoi lo racconto anche a te, visto che mi sembri molto credente, non faticherai a credere alla mia storia.

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    1. Salve Luisa. Sei riuscita a venire a Cigoli per il 6 dicembre? Hai conosciuto don Giampiero? Sono curioso di conoscere la storia che ti ha portato fino a Cigoli

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  2. E' interessante anche la storia del furto e della riconsegna...gli affreschi dietro l'altare sono di Ferdinando Folchi. Un saluto a tutti gli amici di Cigoli

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