venerdì 29 ottobre 2010

teatro a San Martino

L’Estate di San Martino, rassegna di teatro amatoriale, è giunta quest’anno alla sua XV Edizione.



Fu ideata nel 1995, dalle Four Red Roses, gruppo teatrale sorto nel clima creativo di Villa Pacchiani nei primi anni Ottanta, e poi esistito statutariamente dal 1985. Il nome San Martino riporta alla sede di un Convegno nella chiesa di San Martino in San Miniato, da cui scaturì il progetto "L’estate di San Martino", con il fine di “rappresentare” il “variegato panorama del teatro amatoriale” e di “aprire la strada – come ha scritto Pietro Cataldo – ad un nuovo teatro fatto di occasioni di incontri, scambi e, soprattutto di ricerca di qualità.”

Non per fare il primo della classe, ma lo spazio della chiesa di San Martino, come spazio teatrale, forse posso dire di averlo aperto io, da poco restaurata ed aperta al pubblico.
Era il novembre del 1991, fu quello l'anno per me dedicato al teatro.
In estate, per la "Luna è azzurra", avevo messo in scena "Aiutami cavaliere". Una voce narrante, accompagnata da un clarinetto e da un flauto dolce, leggeva tre miei brani su immagini in dissolvenza.
Nel novembre, durante l'annuale Mostra Mercato del Tartufo, oltre che a riproporre "Aiutami cavaliere", realizzai uno spettacolo, dal titolo "Ascoltando la notte che scende", unendo musiche, Cechov e alcuni miei brani...

Questa sera la Compagnia Teatrale “F. Rafanelli” di Pistoia ha messo in scena un copione di Franco Checchi: “Un genio ribelle”, Federico Garçia Lorca, arte e vita.
Franco Checchi, avvalendosi anche delle ricerche di Jan Gibson, il maggior studioso della vita di Lorca, ha costruito un testo teatrale che tiene conto della grande versatilità di Lorca, per offrirne un ritratto quanto più possibile vicino alla realtà.
La storia del “Genio ribelle” alterna dialoghi di invenzione fra personaggi realmente esistiti e brani tratti dalla trilogia “campestre” (Nozze di sangue, Yerma, Casa di Bernarda Alba), canzoni popolari della tradizione gitana e andalusa, composte o raccolte da Lorca, interventi in conferenze o pubblici dibattiti, poesie. L'autore, per ricordare gli anni giovanili del poeta, introduce il personaggio di Concha, la sorella e per gli anni maturi il personaggio di Rafel Alberti, amico fraterno. Lo stesso Lorca diviene personaggio, evocato in vari flashback, e comunica le sue idee sul teatro, sulla poesia, sulla politica del suo tempo.


Concha Lorca, Elisabetta Santini


La solista, Daniela Dolce.
Garcia Lorca, chitarra, Giacomo Del Bino.






Moscerina, Caterina Morelli.
Boscaiolo, Elvio Norcia.

Luna, Paolo Nesi.

Nozze di sangue.


Rafael Alberti, Paolo Nesi.
Sandro de Feo, Elvio Norcia.


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