Ieri, una lunga, interminabile, serie di viaggi.
Con i fiocchi di neve che,
al mattino, passando da Siena,
si mischiavano alla pioggia.
La neve sottile,
che copriva l'alta val tiberina umbra,
di cui il tramonto andava spegnendo il candore
Il profilo di Monterchi,
nella poesia di paesaggi
tanto cari a Piero della Francesca.
L'ingresso nell'autostrada del sole,
addentrandomi nella coda dopo lo sblocco
a seguito dell'improvvisa e copiosa nevica dell'ora di pranzo.
La notte, illuminata dalle prime stelle
che calava sulla FiPiLi
con le nuvole incolonnate lungo l'orizzonte
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