domenica 22 giugno 2014

piccoli ballerini flamenchi



Grazie all'amicizia che mi lega a Maria Teresa Spinelli, coreografa e ballerina, oggi pomeriggio, all'ombra dei palazzi che si affacciano su piazza del Popolo, a San Miniato, la musica flamenca ha vivacizzato questo pomeriggio d'inizio estate.




Sul palco si è svolto il saggio finale della sua scuola di danza di Cerreto Guidi.
Seguendo le indicazioni di Maria Teresa, e le note della musica gitana, i bambini che hanno partecipato al suo corso, hanno messo in scena uno spettacolo molto bello.






Avevo scoperto il flamenco nel 1986, in occasione del mio primo viaggio in Spagna. Ma fu soprattutto nel 1991, l'anno che scesi fino in Andalusia, ce rimasi completamente affascinato da questo tipo di danza. E per tanto tempo ho pensato che l'essenza del flamenco fosse proprio la danza.


Poi ho scoperto che in realtà l'anima del flamenco è il "cante".
Sta nella musicalità della lingua castigliana, melodica e struggente appena si da ritmo alle parole.
Il flamenco nasce come canto, senza musica, "a palo seco", come dicono "loro". La chitarra e la danza si aggiungeranno solo in seguito.




Il flamenco cantato, nasce come racconto, che proveniva soprattutto dalla sofferenza, dal fatalismo, dalle classi sociali senza nessun tipo di speranza. La danza servirà a sottolineare questo pathos, questo trasporto emotivo.
Il flamenco è uno stile musicale, una tecnica di pittura e una danza tipica dell'Andalusia. Fortemente influenzato dai gitani, il flamenco affonda le sue radici nella cultura musicale dei Mori e degli Ebrei.




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