La Sacrosanta Cattedrale Papale Arcibasilica Romana Maggiore del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista al Laterano, madre e capo di tutte le chiese della Città e del Mondo è la cattedrale della diocesi di Roma.
La basilica e il vasto complesso circostante, che comprende il Palazzo Pontificio del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontificio Seminario Romano Maggiore e la Pontificia Università Lateranense, pur essendo su territorio della Repubblica Italiana, godono dei privilegi di extraterritorialità riconosciuti dallo Stato italiano alla Santa Sede che pertanto ne ha la piena ed esclusiva giurisdizione.
Per visitarla entro dalla facciata laterale, che si apre su Piazza Porta San Giovanni, con la Loggia delle Benedizioni, realizzata assieme all'annesso Palazzo del Laterano da Domenico Fontana.
Sul mio web-in-tasca leggo che si sono succedute diverse ricostruzioni, in seguito ad altrettante distruzioni per varie cause, della basilica, e che quella che oggi possiamo ammirare è quella fatta riedificare da Papa Innocenzo X, nato Giovanni Battista Pamphilj, affidandone l'opera al Borromini.
Un'ulteriore campagna decorativa fu portata avanti da Clemente VIII negli anni dell'ultimo manierismo.
Francesco Borromini, pur vincolato dal preesistente soffitto e dal pavimento cosmatesco, da lui stesso restaurato e integrato, creò uno dei suoi più alti capolavori, specie nella fuga di spazi delle navate minori, caratterizzate da un uso estroso e intellettuale delle fonti luminose, dette camere di luce, espediente che permette l'illuminazione diffusa degli spazi architettonici e dallo stucco bianco.
Lungo la navata centrale si aprono le 12 nicchie che racchiudono altrettante monumentali sculture degli Apostoli.
Tra queste, quella di San Bartolomeo, opera di Pierre Le Gros, che lo raffigura secondo la tradizione, che lo vuole ucciso, scuoiato della pelle.
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