sabato 3 maggio 2014

a Trinità de' Monti, dopo il tramonto



Ci dicono che questo è un inizio di maggio dalle temperature piuttosto insolite.
Ma Roma è affollata, forse come sempre.


Piazza di Spagna, con la Fontana della Barcaccia in restauro, è piena di turisti da ogni parte del mondo, venuti qui per la scalinata di Trinità de' Monti.


Nel mio web-in-taca, leggo che la monumentale scalinata conta 135 gradini, fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725, e che fu progettata sia da Alessandro Specchi che da Francesco De Sanctis. Ma che dopo lunghe ed accese discussioni, la soluzione finale scelta fu quella del De Sanctis.
Così fu realizzata la grande scalinata costituita da numerose terrazze-giardino, che in primavera ed estate viene addobbata di fiori.
La scalinata è posta all'apice di un lungo asse viario che a partire da Via dei Condotti porta al Tevere.



Questa sera, salire per i gradini della scalinata, è reso particolarmente emozionante per il cielo che copre Roma, le cui nuvole sono trasformate dalle luci della città, in morbide coperte in movimento.


Sarà per il cielo 
con squarci di blu
tra lente nuvole scure.
Che si apre 
e si allarga
sui tetti della città.
Sarà per il tumulto delle strade
che muove le luci 
che salgono in alto.
Sarà per quella lama di luna, 
che la coperta di nubi 
di tanto in tanto rivela.
Ma questa notte romana
è una notte d'emozioni,
senza fine.


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