E' da stamani
che guardo il cielo,
mi è preso così.
L'ho visto,
e ci ho trovato una metafora.
Sopra di me,
come una cupola,
si apriva un cielo azzurro,
senza nuvole
come una meravigliosa,
fantastica storia (…).
Semmai qualche increspatura,
piccole interessanti sfumature.
Parto,
e all'orizzonte,
tutto attorno,
nuvole basse,
rade o affollate,
di varie forme e grandezza.
Ingombranti ed importanti
come le cose che affronterò oggi.
Arrivato a Firenze
la trovo avvolta
in una leggera foschia.
Nel centro,
tra i palazzi
si infila un caldo sole.
A fine riunione
Piazza dell'Unità
è in pieno sole
sotto un cielo
senza nuvole.
Poi prendo il treno,
per Roma.
Copiose,
bianche nuvole
seguono il treno,
coprono la campagna.
Mi seguono sul taxi,
incorniciano Santa Maria Maggiore,
e tutta piazza dell'Esquilino.
E ancora nuvole,
oltre il vetro del treno,
che scaricano pioggia,
ammirabili
come di fronte
ad un'immagine incorniciata.
Ed infine nuvole,
scure
perché adombrate dalla sera.
Nessun commento:
Posta un commento