Lo scorso aprile mi sono fermato e sono entrato.
Ho scoperto che all'interno c'era una grotta ricolma di tutto!
Dove la titolare, una donnina vestita d'altro tempi ed una vocina sottile, quasi fosse un piccolo elfo, non ha voluto che facessi fotografie.
Gliel'ho chiesto, ma lei mi ha detto che non fa fotografare.
La bottega si chiama "Pinzi Pinzuti". Ho scoperto che si trova anche sul web.
E' una bella storia, da leggere. Ho anche trovato una foto della signora e dell'interno del negozio in un sito di viaggi.
Io mi ero fermato per la farina di castagne, non credevo di trovare un mondo del genere.
Marcellina era particolarmente disponibile nel raccontare dei suoi prodotti.
Mi ero ripromesso, dopo quella scoperta, che al prossimo viaggio sull'Amiata, avrei messo in conto di farci una nuova sosta.
La scorsa settimana, dopo aver cenato ad Abbadia, l'ho trovata ancora aperta.
Ho scoperto che all'interno c'era una grotta ricolma di tutto!
Dove la titolare, una donnina vestita d'altro tempi ed una vocina sottile, quasi fosse un piccolo elfo, non ha voluto che facessi fotografie.
Gliel'ho chiesto, ma lei mi ha detto che non fa fotografare.
La bottega si chiama "Pinzi Pinzuti". Ho scoperto che si trova anche sul web.
E' una bella storia, da leggere. Ho anche trovato una foto della signora e dell'interno del negozio in un sito di viaggi.
Io mi ero fermato per la farina di castagne, non credevo di trovare un mondo del genere.
Marcellina era particolarmente disponibile nel raccontare dei suoi prodotti.
Mi ero ripromesso, dopo quella scoperta, che al prossimo viaggio sull'Amiata, avrei messo in conto di farci una nuova sosta.
La scorsa settimana, dopo aver cenato ad Abbadia, l'ho trovata ancora aperta.
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