Rientro
quando il buio della notte
ha appianato da ore i contorni e le dimensioni.
Alzo lo sguardo,
stanco ma curioso,
verso le chiome esili e slanciate
dei miei cipressi,
che sento rumoreggiare,
oscillanti sotto la spinta del vento.
Ciò che si apre ai miei occhi,
sempre affamati di stelle,
è un’infinita serie di meraviglie.
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