Adesso,
anche se penso di averlo visto un po’ di mondo,
e so, per certo,
che è fatto di tanti piccoli paesi.
Mi sono trovato a girare
per mari, per terra e per cieli,
come da bimbetto facevo il giro dei campi
lungo la ferrovia ed il fosso di Ma’one.
Aver visto il tralcio fiorire,
metter foglie e poi grappoli,
che ho visto cambiar colore, maturare.
Aver visto rivoltare la terra in tanti modi,
e poi averci nascosto semi,
e visti germogliare,
e gli steli crescere, indorare.
E sono salito sulle macchine che trebbiavano.
E poi,
che cosa vorrei raccontare?
Anche stasera è bastata la vista,
nel cielo che stava prendendo il colore della notte,
di una sottilissima lama di luna,
per emozionarmi,
e spingermi a fermarmi e scattarle qualche foto.
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