Vagabondo per alcuni minuti, per le vie del centro di Roma, per allineare l'orario della sequela di appuntamenti, e riunioni.
Scendo dal tram in Piazzale Flaminio. Devo raggiungere via del Tritone, ma è un po' presto.
La prendo un po' lunga, per via del Babuino, per raggiungere Piazza di Spagna.
Mentre cammino, scorgo sulla mia sinistra, scorci di una strada che sembra correre parallela.
Mi infilo per il vicolo dell'oro di Napoli, e mi ritrovo in via Margutta.
E' un piccolo, lungo salotto, in cui si respira un'aria quieta, rilassata. Dove cammino al ritmo dei rumori delle botteghe di corniciai.
Prendo il mio web-in-tasca, e, mentre scatto un po' di foto, cerco qualche storia...
Trovo "Festival a Via Margutta, gli atelier e gli artisti della Roma bohemien, di Mina Cappussi"
Leggo di Giacomo Puccini, Gabriele d'Annunzio, Emile Zola, Le Corbusier e i futuristi. Alcuni degli artisti che hanno vissuto qui un po' della loro vita.
Le scene del film Vacanze Romane, dopo il quale, via Margutta diventa una strada esclusiva, residenza di personaggi famosi, come Federico Fellini.
Così, dire via Margutta significa dire la via degli artisti, la Roma della cultura, della vita bohémien.
Scopro che dal 19 aprile al 25 maggio di questo anno, si è svolto il Festival “Via Margutta, l' arte, il luogo, il mistero svelato”, promosso da Valentina Moncada, in collaborazione con Roma Capitale e l'Associazione Internazionale Via Margutta.
Magari, me la metto in calendario per il prossimo anno.....
Nessun commento:
Posta un commento