Avendo come obiettivo, partecipare alla Notte Nera, la fantastica iniziativa organizzata da Donato Galasso, cogliendone l'occasione per presentarlo, abbiamo lavorato ad una nostra libera interpretazione del binomio San Miniato e Tartufo, che noi consideriamo una coppia d'eccellenza.
E lo abbiamo fatto ispirandoci ad alcune grandi opere che rappresentano i pasti campestri, come ad esempio il "concerto campestre" di Tiziano, o il "le déjeuner sur l'herbe" di Manet.
Così, con Francesco ed Irene, abbiamo mischiato, come ci piace fare, il passato con il futuro, il territorio con l'ingegno di chi lo vive e lo cura, cercando di mostrare la nostra passione per l'arte, e la nostra città.
Nel mio solito caotico sabato "italiano", tra corse sulla Siena-Firenze, affissione fatta con "il vestito buono", con tanto di colla colata sulla camicia bianca, e multa per parchimetro scaduto, è andata in scena la preparazione al nostro evento.
Finito di incollare, e riposizionato il cartellone in una nuova (provvisoria?) collocazione, lo abbiamo coperto con dei drappi rossi, in attesa della presentazione ufficiale da farsi più tardi, durante la Notte Nera.
Nel frattempo in tanti sbirciavano...
Alle 21,30, presentato dall'amica Francesca, ho tolto, con l'aiuto del piccolo Lodovico, il violinista dell'immagine, i drappi, scoprendo la nostra nuova opera.
Mentre Tania, fotografa appena scoperta, mi fotografa con la mia macchina fotografica.
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