giovedì 19 aprile 2012

cronaca di un giorno qualunque, a Pierino



E' un giovedì che inizia con la luce si un sole che infila i suoi caldi e rosati raggi, tra nubi pesanti, scure e cariche di pioggia.
Cadono gocce di pioggia, mentre scaldo l'acqua per il té.


La bimba da portare a scuola, attraversando la solita San Miniato lenta e semideserta.




Il ritorno a casa, i gatti che sonnecchiano sotto la capanna, un giro nell'orto per trapiantare i pomodori, raccogliere la bietola per il pranzo, e uno sguardo verso nord, oltre il crinale di San Miniato, verso il Montalbano e l'Appennino tosco-romagnolo.



Un spessa coperta di nubi transita veloce, in continua metamorfosi.


Durante il resto del giorno, mentre lavoro, collegato, attraverso il mio computer allacciato ad un satellite che ci gira, invisibile, sopra alle nostre teste, con il resto del mondo, di tanto in tanto, sbircio e fotografo dalla finestra.


E' un giovedì che si chiude con la solita interferenza, il solito incontro con i cinghiali che vagano per la valle.

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