lunedì 26 marzo 2012

cronologia di un (straordinario) lunedì di lavoro


Sveglia all'alba, con il sole che sorge da dietro i ruderi di Buecchio, e la luce che rivela la chioma del pero sempre più fiorito.



E dopo la bimba accompagna a scuola, via a Firenze, fermata della tranvia per prendere i colleghi, e poi giù, fino a Grosseto.



Pranzo al Baccanale di Montieri, dove più vent'anni fa, con due mie cugine, dopo un bagno nelle acque rosse della Merse, ci dettero da mangiare una tagliata con, al posto della rucola, dell'amarantus di campo.
Il proprietario ha negato!


Attorno a Montieri la terra sbuffa vapore, dai pozzi, dai vapordotti e dalle torri di raffreddamento delle centrali.



C'è anche il cantiere di una nuova perforazione.


Fino a finire nella piazza di Chiusdino, e a farsi raccontare del paese al tempo del "Mulino Bianco" dalla benzinaia tedesca.
Ancora oggi, capita che qualcuno chieda dov'è il Mulino.—, mi dice sorridendo.




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