Alzo gli occhi per cercare l'origine,
la provenienza
di questa luce livida e radente
di questo mattino d'inverno.
di poco alto sopra i pini di Baratti.
C'è un vento leggero,
che trascina,
che muove piccole onde
lassù,
issate sui tronchi piegati
da anni vento e salsedine.
E' come un richiamo,
una muta canzone
orchestrata dal lento muovere delle fronde,
come a voler fare l'eco
e mi addentro nel labirinto di tronchi,
di aghi di pino pettinati dagli spruzzi di recenti mareggiate,
e di piste disegnate dal sole
che infila i suoi raggi
ascoltare la danza del profumo di resina,
e quello di salsedine che si mischia ad esso,
a piccole dosi intermittenti.
Intermittenti come la brezza
che entra nella pineta
attraverso anfratti e piste
che si aprono tra la vegetazione.
quando metto lo sguardo verso il mare,
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