mercoledì 2 novembre 2011

un hotel tra i due mondi, a San Martino


Ieri sera, primo novembre, quarto spettacolo del programma della rassegna "l'Estate di San Martino", il secondo a cui assisto.


E' la compagnia teatrale pisana "Teatro Studio" a mettere in scena la commedia che ha per titolo "Hotel dei due mondi", scritta nel 1999 dal drammaturgo francese Eric Emmanuel Schmitt.
La scena è occupata dall'ingresso di un albergo di chissadove.
Vi ci si entra attraverso un ascensore, che però ha la porta bloccata.
La può aprire a necessità, o su ordine del dottor S, un serafico assistente, che di tanto in tanto cita massime sulla caducità del vivere umano.




E' un luogo dove c'è gente che va e gente che viene.
Uomini e donne si trovano, quasi cristallizzati, nell'attesa dell'evento più clamoroso della loro vita che potrà decidere, letteralmente, della loro sopravvivenza o della loro morte.



Da questo luogo, un ascensore porta verso il paradiso o verso la terra, le anime e i corpi di coloro che vivono in quei lunghi giorni sospesi nel coma profondo.


E' una dimensione dove un Caronte in gonnella, il dottor S, che si presenta distaccata e schematica, arriva ad offrici la sorpresa finale di mostrare il suo buon cuore. Tanto da intervenire nel destino di alcuni suoi ospiti.





Stasera la vecchia e sconsacrata chiesa di San Martino, platea e palco per questa rassegna di un teatro di passione, era particolarmente gremita.

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