Il treno portava i ragazzi sul fronte, come nel film "Novecento" di Bertolucci.
Come fu il treno a portare a Roma, per la tumulazione sull'altare della patria, la salma del milite ignoto.
Del viaggio che si svolse da Aquileia fino alla capitale, quest'anno ricorre il novantesimo anniversario.
Oggi sono sul treno ad alta velocità che mi porta avanti ed indietro tra Firenze e Milano.
In un mattino dal cielo plumbeo, con schizzi di pioggia sui vetri e l'orizzonte che annega in una densa foschia.
Io ripenso a quei treni di inizio secolo, che immagino affollati, ma pieni di silenzio e di paura.
E scatto foto da dietro il vetro del finestrino, con il treno che sfreccia a 300 km l'ora, da Parma all'attraversamento del Po.
Lo faccio nell'attesa di arrivare a sera, e guardarmi, dal divano di Pierino, la puntata della Grande Storia di questa sera, su Rai Tre, dedicata proprio al milite ignoto.
Puntata, i cui filmati sono stati montati da Erica, recente conoscenza fatta con la scoperta di aver condiviso, a distanza di qualche settimana, lo stesso emozionante viaggio in Giordania che ho fatto quest'agosto.
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