Festa di Masiano, piccola, minuscola, frazione del comune di Pistoia, dove però è nata una delle più antiche cassa rurali della Toscana.
Sono pochissime le feste di paese dove ancora si gioca al vecchio gioco della ruota.
Spesso sono proprio gli animatori di questi chioschi che hanno costruito nel proprio garage queste macchine della fortuna.
Sono spesso vecchie ruote di bicicletta, una volta ne ho vista una con il copertone con i numeri segnati sopra.
Il meccanismo, comunque, è sempre lo stesso, la ruota deve girare. Una lamina flessibile ne frena la corsa, fino a farla fermare.
La lamina può agire sui raggi, o, come avviene più spesso, su una ruota dentata esterna. Spesso un cerchio di chiodi che separa i numeri, quasi sempre 90, tra i quali sorteggiare il vincitore.
Mi è sempre piaciuto questo gioco. Sarà perché da piccolo aiutavo i ragazzi della festa del partito che animavano questo gioco, proprio vendendo i biglietti.
Così, ogni volta che mi capita di incontrarne una, ci gioco.
Stasera, la ruota l'ho incontrata subito all'ingresso della festa. Non ho fatto molto caso a quali premi ci sono, ma ho capito che i biglietti costano 50 centesimi. Ne compro due.
In poco tempo finiscono i biglietti, ed un ragazzetto da una forte spinta alla ruota.
La ruota gira e la lamina resta tra due chiodi con al centro il numero 9.
Ricontrollo i miei due numeri. Uno è il 45 e l'altro è proprio il 9. Ho vinto una spalla di maiale, dal buon profumo di pepe.
I ragazzi me la mettono dentro una busta.
E mentre alla festa si balla sulle note di un complesso folk...
... io comincio a fare progetti:
Pane buono, pomodori dell'orto per strusciarceli sopra, la spalla appena vinta e... bocce.
Non mi resta che chiamare gli amici e combinare la data.
Nessun commento:
Posta un commento