venerdì 13 maggio 2011

dallo studiolo della doratrice, a sopra il mio comò

Intanto, tutte le storie hanno un prologo.
E i prologhi non sono necessariamente delle premesse, ma, spesso, delle semplici contestualizzazioni.
Servono a far capire dove siamo, o meglio, nel mio caso, dice da dove sono partito, stamani.




La mia cara amica "Doratrice" mi aveva informato giorni addietro che la mia specchiera, quella che ero andato a visitare nel suo studiolo, e che tanto mi aveva affascinato, era pronta, aspettava che andassi a ritirarla.




Un po' di lavoro mi ha tenuto impegnato di primissima mattina, poi, appena liberato, sono sceso per salire in macchina per prendere la strada per Firenze.
Ieri Pallina, la gattina pezzata che vive a Pierino, ha portato i suoi gattini, che aveva tenuto fino ad allora nella legnaia del vicino, nella zona del mio forno. Proprio attorno a dove tengo parcheggiata la mia auto.
Come scendo verso l'auto, vedo un gattino rosso che gli gira attorno.
Ho la macchina fotografica con me. La prendo, l'accendo, e mi preparo.
Il gattino sentendomi, corre a nascondersi sotto la mia auto.
Io continuo ad avvicinarmi piano piano. Sto attento se lo vedo scappare da qualche parte.
Poi abbasso lentamente le mani che impugnano la macchina fotografica, fino a livello del terreno, riprendendo il sotto dell'auto, e scatto.
Guardo la foto, quasi sicuro di trovarci il gattino accuattato, e invece...


Arrivo a Firenze con grande ritardo. La FiPiLi è in confusione, i viali di Firenze ancor di più.
Raggiungo a fatica Piazza Savonarola. Faccio un paio di giri, ma non riesco a trovare da parcheggiare.



Così mi fermo in seconda fila, ed entro nello studiolo.

La specchiera è lì pronta, ad aspettarmi.
E' magnifica...



Stasera, prima di cena, trovo il tempo di fissarla al muro, sopra al comò...




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