giovedì 7 aprile 2011

visita allo studiolo di una doratrice


Da settimane sto seguendo, per via telematica, il crescere di un'opera.
Una cornice in legno, lavorata per essere impreziosita.


E' stata la cronaca dell'evolversi, sopra quel legno, dell'argentatura, e poi l'invecchiatura col rosso sangue del solfuro di potassio, e quindi la lucidatura, e chissà cos'altro.



Sono i segreti del fare, di mani che si muovono da sole, andando a toccare ciò che serve, con naturalezza, consuetudine...
Mentre mi racconta la cornice continua toccarla, a levigarla, lucidarla, come a voler continuare a plasmarla.
Chissà, forse la considera ancora incompiuta, o più semplicemente ha la necessità di continuare a sentirla, maneggiarla, per capire di cosa ha ancora bisogno...



Oggi ho avuto la fortuna, e l'occasione, di visionare i progressi.
Tanto è stato vederla, luccicare sotto la luce trasversa e radente della finestra, che non ho esitato un attimo a confermare l'opzione.
Sarà la cornice di una specchiera per Pierino.


Lo studiolo è una sorta di archivio mi materiali d'opera, di sapere appoggiato sugli scaffali, di opere pronte, in corso d'opera, di opere di prova.
Di prove di colore, di forma, di tecniche.




Gli odori fanno coppia con i colori, le forme con le ombre, e le luci con i riflessi dei vetri.


2 commenti:

  1. Anch'io ho segiuto, a distanza, il lavoro dell'artista. Vedo che la cornice è finita nelle mani, o forse direi sul muro di uno che la sa apprezzare:-)

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