Da settimane sto seguendo, per via telematica, il crescere di un'opera.
Una cornice in legno, lavorata per essere impreziosita.
E' stata la cronaca dell'evolversi, sopra quel legno, dell'argentatura, e poi l'invecchiatura col rosso sangue del solfuro di potassio, e quindi la lucidatura, e chissà cos'altro.
Sono i segreti del fare, di mani che si muovono da sole, andando a toccare ciò che serve, con naturalezza, consuetudine...
Mentre mi racconta la cornice continua toccarla, a levigarla, lucidarla, come a voler continuare a plasmarla.
Chissà, forse la considera ancora incompiuta, o più semplicemente ha la necessità di continuare a sentirla, maneggiarla, per capire di cosa ha ancora bisogno...
Oggi ho avuto la fortuna, e l'occasione, di visionare i progressi.
Tanto è stato vederla, luccicare sotto la luce trasversa e radente della finestra, che non ho esitato un attimo a confermare l'opzione.
Gli odori fanno coppia con i colori, le forme con le ombre, e le luci con i riflessi dei vetri.
Oggi ho avuto la fortuna, e l'occasione, di visionare i progressi.
Tanto è stato vederla, luccicare sotto la luce trasversa e radente della finestra, che non ho esitato un attimo a confermare l'opzione.
Sarà la cornice di una specchiera per Pierino.
Lo studiolo è una sorta di archivio mi materiali d'opera, di sapere appoggiato sugli scaffali, di opere pronte, in corso d'opera, di opere di prova.
Lo studiolo è una sorta di archivio mi materiali d'opera, di sapere appoggiato sugli scaffali, di opere pronte, in corso d'opera, di opere di prova.
Anch'io ho segiuto, a distanza, il lavoro dell'artista. Vedo che la cornice è finita nelle mani, o forse direi sul muro di uno che la sa apprezzare:-)
RispondiEliminaWOW.
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