Così, anche una piccola comunità come la nostra, ha festeggiato il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, storicamente fatta coincidere con la proclamazione del Regno d'Italia.
Il 17 marzo 1861 il parlamento del Regno di Sardegna, eletto nel gennaio 1861, come primo parlamento unitario, ma istituito con lo statuto albertino del 1848, una delle primissime istituzioni protodemocratiche del vecchio continente, votava un decreto ad articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861.
Alle 10 del mattino, puntuali nonostante la pioggia, a tratti battente, viene issata la bandiera sul pennone della rocca, mentre un gruppo di alpinisti calano un enorme drappo tricolore dalla cima della rocca stessa, e lo fissano sulle pareti.
Con cielo che dava qualche minuto di tregua, la scorgo e la fotografo rientrando per il pranzo.
Il clou arriva la sera. Con l'aria stemperata dal vento di scirocco, la gente inizia a riempire le strade del centro storico.
Nell'atrio di Palazzo Roffia, sede dell'Arciconfraternita di Misericordia, Anna Braschi introduce Mario Caciagli che parla di Gaetano Pini, Patriota e Governatore della Misericordia cittadina, con la Corale Balducci che esegue canti risorgimentali.
Per le vie del centro storico le due bande musicali del territorio sanminiatese, la Filarmonica Giuseppe Verdi e la Filarmonica Angiolo Del Bravo, sfilano con majorette e musicisti, per poi radunarsi in Piazza del Popolo.
Nella biblioteca Comunale, intitolata a Mario Luzi, gli archivisti mostrano alcuni documenti dell'archivio storico.
Il "pezzo" più interessante è senz'altro un volume degli atti e delibere dell'ente comunale del 1861. Alla data 17 marzo c'è il resoconto contabile delle voci e delle relative spese sostenute per i festeggiamenti per la proclamazione del Regno d'Italia.
Si legge, tra le altre, la spesa di 50 lire, quale premio di "una corsa per cavalli sciolti alla lunga".
12,50 lire per lo spargimento della terra lungo il corso per la disputa della corsa dei cavalli.
126 lire per fuochi d'artificio ed un globo aerostatico.
Varie spese per l'illuminazione della città e della rocca, ma anche 700 buoni per il pane ai poveri.
Furono spese, in totale, ben 1.212,56 lire.
In un breve incontro è stata ricordata la figura di Augusto Conti, intellettuale sanminiatese, che partecipò, ventiseienne, alla battaglia di Curtatone e Montanara, il 29 maggio del 1848.
Scenografica presenza, l'installazione di Mario Rossi Maglietta con il suo Garibaldi sul piedistallo e la bombarda risorgimentale.
Il 17 marzo 1861 era domenica, e la luna si avvicinava a completare il primo quarto, mentre la luna di stasera, è quasi piena...
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