Cade una neve rada, di fiocchi ghiacciati da un'aria tagliente. Il termometro segna -5, e conversare al telefono mi fa perdere sensibilità alla mano.
Decido di fare un giro del centro, dopo aver visitato il Castello del Buonconsiglio.
Sono passate da poco le cinque del pomeriggio, ed il centro della città lo trovo poco frequentato.
Lungo le strade, poche, frettolose persone passano da un negozio all'altro, o si infilano, trafelati, dentro i caffè.
Piazza del Duomo è il posto più frequentato. La Cattedrale di San Vigilio, entrando in piazza da via Balenzani, mostra il suo fianco, oltre la settecentesca Fontana del Nettuno.
Alcuni dei palazzi della piazza sono affrescati.
Altri fanno da schermo dove vengono proiettate immagini e luci colorate.
La facciata della Cattedrale da su via Verdi.
Dentro la Cattedrale, si svolse il famoso Concilio di Trento.
Il Concilio di Trento o Concilio Tridentino fu il XIX Concilio ecumenico della Chiesa cattolica, aperto da papa Paolo III nel 1545 e chiuso, dopo numerose interruzioni, nel 1563. Con questo concilio venne definita la riforma della Chiesa (Controriforma) e la reazione alle dottrine del calvinismo e luteranesimo (Riforma protestante).
Fu un concilio importante per la storia della Chiesa, tanto che l'aggettivo "tridentino" viene usato ancora oggi per definire alcuni aspetti caratteristici della Chiesa cattolica ereditati da questo concilio e mantenuti per i successivi quattro secoli, fino al concilio Vaticano II, del 1965.
L'Università degli Studi di Trento.
L’Università degli Studi di Trento nacque nel 1962 come “Istituto Universitario Superiore di Scienze Sociali”, ad opera di Bruno Kessler. L’istituto sarebbe divenuto poi la prima facoltà di sociologia istituita in Italia. E tra i suoi studenti ebbe Renato Curcio, tra i fondatori delle Brigate Rosse, e Marco Rostagno, tra i fondatori di Lotta Continua.
Deve essere stato un bell'ambiente sul finire degli anni '60...
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