La neve ha imbiancato Pierino, più dello scorso anno.
Preoccupato della copertura della capanna e della tettoia davanti al forno, che invece hanno retto al peso, gli imprevisti sono stati altri.
Nella notte tra il sabato e la domenica, la neve posatasi sui rami venerdì, ha fatto cadere un albero del bosco, proprio sopra il cavo della linea elettrica che porta la corrente a casa mia.
Quello che è l'unico elemento di connessione diretta con il mondo, l'unico cordone ombellicale.
La scoperta, dell'albero caduto sul cavo elettrico, la faccio stamani verso le 10,00. Perlustrando il bosco.
Alle 10,30 chiamo il numero verde Enel per la segnalazione guasti. Dopo un po' di minuti persi dietro la voce guida, riesco a parlare con un operatore.
Gli spiego il fatto, e mi promette di occuparsene.
Dopo neppure 5 minuti mi chiama un tecnico addetto agli interventi. Gli spiego l'accaduto, la tipologia di cavo e la strada migliore per raggiungere il punto da riparare.
Alle 11,20 arriva la jeep dell'Enel dove ci siamo dati appuntamento.
Alle 11,30 siamo dentro al bosco, con la neve sopra le caviglie.
Indico loro il punto in cui il cavo si è spezzato, e l'albero che ha abbattuto il cavo stesso.
Li aiuto a tirare il cavo e a mettere i giunti.
Alle 13,00, dopo poco più di 2 ore dalla segnalazione, ho di nuovo la corrente elettrica in casa.
Verso mezzogiorno, mentre stavamo facendo i raccordi al cavo, mi chiama la mia sorella.
Le spiego del cavo, e le racconto che: "quelli dell'Enel sono stati così gentili da essere venuti subito dopo averli chiamati. E che tra poco mi ridanno anche corrente.".
I ragazzi dell'Enel mi sentono, e mi dicono che più che ad essere stati "gentili" loro, sono stato "fortunato" io.
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