alba a pierino

alba a pierino

sabato 16 gennaio 2010

concorso di salto a ostacoli

Oggi la bimba ha partecipato al suo primo concorso di salto ad ostacoli dell'anno.
Il concorso si è svolto al centro ippico "Lo Scoiattolo" di Pontedera.
La giornata è iniziata all'insegna dell'avventura. Quando stamani sono andato a mettere in moto il mio furgone per il trasporto dei cavalli, non ne voleva proprio sapere di mettersi in moto. Ho anche provato ad aiutare la batteria del furgone, con quella del trattore, ma niente. Per fortuna mi è venuto in mente di chiamare un ragazzo che abita qua vicino, che ha un'attività agricola e di lavori conto terzi. E' quello che chiamo sempre quando ho da far pulire le fosse lungo la strada di Pierino.
Per fortuna era a casa, e in pochi minuti è venuto su, e abbiamo messo in moto il furgone, con l'aiuto dell'etere nella presa d'aria del motore. Il freddo, ed il fatto che erano quasi due mesi che non lo mettevo in moto, sembra che sia stata la causa.

La gara era programmata per le 15,30, e siamo arrivati comunque pienamente in tempo. Alle 14,30 la bimba era in campo prova con la sua Flavie..





La sua gara, la BP60, si è poi svolta alle 16,00.





Erano in quattro a gareggiare in quella categoria. Tutte e quattro le partecipanti hanno fatto il percosso netto, cioè senza errori.








Il sorteggio fatto a fine gara, tra le quattro concorrenti ex-quo, ha favorito la mia piccola Agnese, che è stata premiata con la coppa del primo classificato.

venerdì 15 gennaio 2010

venerdì

Diario di bordo dell'ultimo giorno della settimana lavorativa.
Oggi in giro per l'Emilia. Primo impegno alle 11,00 a Bologna.

Città davvero gradevole, soprattutto nel suo centro, con i bar che sono luoghi di ritrovo, prima che di consumo. E poi il piacere di vetrine e negozi molto curati, però hanno più l'aspetto dello spaccio, della bottega dove è tutto ordinatamente e dignitosamente esposto, più che un aspetto da boutique.
Qualcuno, sul vetro non ha neppure scritto "saldi", ma "promozionale", è più sobrio, garbato, invitante.


Poi via verso Finale Emilia, in provincia di Modena, su, verso il Po.

Lungo la strada si incontra spesso la linea ferroviaria Bologna-Verona.
Ho viaggiato moltissimo in treno, per 7 anni ho fatto avanti-indietro San Miniato-Firenze. Ho fatto tanti viaggi in treno, uno magnifico, e forse irripetibile, come trenAretino. Se chiudo gli occhi sono capace di rivedere tutto quello che vidi dal finestrino da Bari a Taranto, quando più di 20 anni fa' partii per fare il C.A.R. militare.
Ma il treno per me, o meglio, la ferrovia, per me è quella da Verona per Bologna. La percorrevo nel 1989, quando facevo il servizio militare all'aeroporto di Villafranca di Verona. Quella linea allora era quasi tutta ad un solo binario, e per arrivare a Bologna ci voleva un tempo indefinito. Tanto che come scendevo a Bologna per il cambio, mi sentivo quasi già arrivato a casa.
Se ripenso al mio servizio militare, ripenso soprattutto a quel treno, a quella ferrovia, a quel tempo sospeso lungo quei binari interminabili.
Oggi la linea è tutta nuova, due binari lungo una sequela di viadotti che tagliano la campagna piatta, dove gli unici rilievi sono gli argini dei fiumi.

A Massa Finalese, frazione di Finale Emilia, abbiamo un progetto in un luogo che sembra disastrato, tanto è sperduto nella campagna, talmente piatta da sembrare implosa, quanto per il fango che c'è dappertutto.

giovedì 14 gennaio 2010

Valcasotto e Pamparato

Stamani il cielo sopra Pierino era finalmente limpido.
Dopo il secondo giorno senza pioggia dell'anno, l'azzurro era padrone del cielo. Così ho pensato bene di andarmi a cercare un po' di tempo cattivo.

Nel primo pomeriggio dovevo essere a Pamparato, in piccolo comune sulle montagne del cuneese. E' il classico posto dove ci arrivi solo se hai un motivo forte, altrimenti ci puoi capitare solo per sbaglio, e non certo in una giornata come quella di oggi.
Già salendo da Savona il paesaggio cambia velocemente, come ci si lascia alle spalle il mare.

Quando poi, oltrepassato San Michele Mondovì, mi infilo per la Valcasotto, mi chiedo proprio il motivo di tutto ciò. Magari ho anche pensato di essere stato un po' uno sprovveduto, primo ad essere partito in ritardo, e poi ad addentrarmi per questa valle senza neppure le catene in bauliera.


I primi a descriverci il territorio della comunità di Pamparato, nel Settecento, sono concordi nel sottolineare la povertà del suolo, dove non si raccoglie né grano né vino, ma solamente poche castagne, che spesso soggiacciono alle brine e ad altre «fallanze». Sono le montagne più sterili del marchesato di Ceva, che obbligano molti particolari del luogo a emigrare o a dedicarsi all’artigianato del legno, fabbricando al tornio vasi, mestoli, cucchiai e altri utensili. La villa si sviluppa su cinque quartieri, dette anche borgate, che si prolungano fino all’alta valle del Casotto, dove il fiume scorre «ristretto fra due montagne la buona parte selvatiche ed infruttifere, e tanto fra loro vicine, che altro sito non lasciano che il semplice letto di detto fiume» (BRT, Storia patria n. 853, Relazioni della provincia di Mondovì, relat. Corvesy 1753, pp. 223-224).


Il Casotto è un affluente del Torrente Corsaglia, a sua volta affluente del Tanaro, che a sua volta confluisce nel Po.
Anche gli abitanti della Valcasotto hanno il loro blog...

http://ilborgodivalcasotto.blogspot.com




Il ritorno, la discesa da Pamparato a San Michele Mondovì, è stato un avventura. Nel frattempo aveva continuato a nevicare, e la strada si era trasformata in una sorta di pista da bob...

mercoledì 13 gennaio 2010

eccezionale! il tram in anteprima

Oggi niente diario da Pierino, anche perché sono partito alle 6,30, che era ancora notte.

Ci sono tornato che erano quasi le 20,00, e buio lo era già da un pezzo.









Però ho in serbo una chicca per voi, miei lettori. Qualche foto in anteprima del tram che corre sulla nuova tranvia di Firenze.
Le ho scattate a mano libera, a luce naturale, mentre stavo guidando (che macchina!!)





Diario di bordo del viaggio di oggi:

Ore 7,00 sulla FiPiLi diretto a Firenze.

Ore 8,20 Stazione di Bologna.

Ore 10,00 centro di Pesaro.

Ore 12,30 Palazzo Civico di Cagli, con mercato in piazza.

Ore 13,30 pranzo sulla vecchia Flaminia.

Ore 16,30 tramonto sul Lago Trasimeno.

Ore 17,15 Stazione di Firenze.

Ore 17,45 corsa parallela al tram.

Ore 18,30 sulla FiPiLi, dopo quasi dodici ore e almeno 700 km.

martedì 12 gennaio 2010

il colle di Montalto

Stamani il piccolo pino che sta sulla sommità del colle di Montalto galleggiava sopra alla nebbia.

Il colle di Montalto si trova lungo il crinale destro della valle di Pierino, dividendola dalla Valdegola. Il colle si innalza subito dopo il bosco di Pietreta, ed ha una forma molto particolare, con la sua vetta libera e levigata.


Sul finire degli anni trenta, durante lo scasso per piantarvi la vigna ancora in parte esistente, furono rinvenuti numerosi reperti etruschi.







La scorsa primavera abbiamo fatto una passeggiata fin lassù, al seguito della bimba con la sua cavallina.









Da lì si ha una veduta a 360°

lunedì 11 gennaio 2010

un po' di nebbia

Spesso, uno degli spettacoli di Pierino è proprio la nebbia.

Spesso ci si sveglia come su di un'isola. Un mare bianco, denso, si insinua fin dentro la nostra piccola valle.
Le onde arrivano fino al campo grande, lambendo gli ostacoli colorati sparsi per il terreno. E guardando verso il colle di San Miniato, la Rocca appare come la ciminiera di un transatlantico, di una enorme nave, immobile sopra la nebbia che riempie le valli che la circondano.
Stamani, lo scenario è stato alla rovescia. La nebbia avvolgeva Pierino, e la visibilità si fermava a poche decine di metri, ai primi alberi del bosco. Il campo grande e i sui ostacoli colorati era invisibile.

Poi, lungo la strada, scendendo nella piccola valle di Pierino, ho come bucato la nebbia, e sotto tutto era chiaro, limpido.

domenica 10 gennaio 2010

passeggiata nel bosco

100110. La data di oggi sembra un codice a barre.
Decimo giorno, del primo mese, del decimo anno del terzo millennio. Decimo giorno con pioggia.
Ho approfittato di un attimo di pausa della pioggia, per un breve giro in bosco.





Giovanni Pascoli

IL BOSCO







O vecchio bosco pieno d'albatrelli,
che sai di funghi e spiri la malìa,
cui tutto io già scampanellare udia
di cicale invisibili e d'uccelli:
in te vivono i fauni ridarelli
ch'hanno le sussurranti aure in balìa;
vive la ninfa, e i passi lenti spia,
bionda tra le interrotte ombre i capelli.









Di ninfe albeggia in mezzo alla ramaglia
or sì or no, che se il desio le vinca,
l'occhio alcuna ne attinge, e il sol le bacia.
Dileguano; e pur viva è la boscaglia,
viva sempre ne' fior della pervinca
e nelle grandi ciocche dell'acacia.

sabato 9 gennaio 2010

prime foto, solita pioggia

Il rivenditore, ieri, si era raccomandato molto di fare la prima carica della batteria: "... lunga almeno 12 ore!".
E' vero che uno fino a quel momento non possedeva quella macchina fotografica, ma è anche vero che l'ha acquistata perché la desiderava. Ed è anche vero che, costando molti soldi, ha fatto un sacrificio a decidere di fare quella spesa, e sa che dovrà rinunciare ad altre cose, per pagarla.
Quindi quella persona non può essere biasimata se in quel momento ha pensato che non sarebbe stato piacevole aver in mano il suo oggetto del desiderio, ma di dover aspettare al giorno dopo per poterla provare.
Comunque, fatto anche questo sacrificio, stamani, il primo scatto è stato per la bimba, che giocava con il suo gatto.


Il secondo doveva essere per un altro soggetto, ma indisponibile in quel momento.
Così ho aperto la porta di casa, ed ho fotografato uno scorcio di Pierino, mentre stava piovigginando, tanto per cambiare...

venerdì 8 gennaio 2010

stelle nel cielo sopra Pierino

Ottavo giorno dell'anno, ottavo giorno con pioggia. Proprio così, da quando è iniziato l'anno non c'è ancora stato un giorno durante il quale non sia caduta almeno qualche goccia d'acqua.
Le previsioni danno acqua anche per domani, e forse anche domenica.

Ma stasera, il cielo sopra Pierino è punteggiato di stelle. Tante, tantissime. E nell'oscurità dei boschi, nell'assenza di luci artificiali in un raggio di parecchi chilometri, la luce delle stelle è intensa, tanto da farle sembrare vicine.
Il vuoto di ieri, oggi ha fatto meno rumore.
Oggi ho fatto quello che ho deciso ieri, ho la mia nuova macchina fotografica.
A domani per il primo post illustrato da uno dei primi scatti.

giovedì 7 gennaio 2010

alla fine, mi sono deciso...

Oggi giornata lunga. Allungata da una goccia che non vuol smettere di uscire dall'autoclave. Ho smontato e rimontato il pressostato un numero di volte, di cui ho perso il conto. Ho cambiato guarnizioni e rigonfiato il polmone. Ma la goccia continua a cadere, con la stessa frequenza. Quindi per adesso sospendo le ostilità, vedremo.
Tutto questo però mi ha fatto saltare il programma di oggi. Terminare il cancello, e montarlo.

Ma nonostante tutta questa storia, oggi sono giunto alla decisione definitiva.
Mi comprerò una nuova macchina fotografica, e questa sarà digitale. Non so' ancora quale, ne ho vista qualcuna, ma la decisione fondamentale, è presa.
La mia attuale macchina, una reflex Pentax, acquistata nel natale del 1999, però la terrò ancora.
Così, tanto per cominciare, il mio blog potrà essere arricchito di foto non solo del mio iPhone.

Oggi c'era comunque bisogno di iniziare qualcosa. E' un anno che il mio babbo non c'è più.
Sempre oggi, tagliando ed inchiodando tavole, ho scoperto che il mio babbo faceva la stessa cosa, tagliare ed inchiodare tavole per creare cose utili ed altre meno, al solo scopo di combattere la solitudine.

mercoledì 6 gennaio 2010

la Befana


Tutto ha un tempo, è proprio vero. E il tempo è degli uomini che lo vivono. E' una loro creatura. E quel tempo è così perché così lo hanno fatto quegli uomini.
Quando ero piccolo non c'era Babbo Natale, io non l'ho conosciuto. Io conoscevo la Befana. A me i regali me li portava la Befana. Ma me li portava davvero, me li portava proprio la Befana, in carne e ossa.
Quando ero piccolo la Befana veniva in casa del mio zio Armando. Eravamo in tanti, appartengo ad una famiglia in cui siamo 18 cugini, e la Befana era un'occasione che ci metteva quasi tutti insieme.
Con il tempo la Befana non arrivava più per noi cugini, che crescevamo, ma continuava a venire, per i bimbi dei miei cugini più grandi.
Poi anche certe cose cambiano, con il tempo, perché il tempo cambia le cose. Anche perché il tempo si porta via gli uomini...
Lo scorso anno la Befana era tornata, ma altro tempo è passato, ed altri uomini si è portato via.
E quest'anno non si è fatta vedere...

martedì 5 gennaio 2010

stasera... riso


Ieri la neve è caduta fino ad oltre le 16,00, poi, calata la sera, la neve si è trasformata in pioggia. Che cade ininterrottamente da ieri, portandosi via la neve caduta.
Stasera ho cucinato di nuovo del riso.
Ho messo il pentolino sul piano, 1 litro d'acqua per 180 gr. di riso Carnaroli Coop. Ho messo l'ebollizione rapida, ho messo il sale nell'acqua del riso che stava iniziando a bollire, ed ho versato il riso, ho abbassato la bollitura a livello 6 ed ho messo il timer sui 13 minuti.
Poi ho preso dal frigorifero un finocchio e l'ho tagliato in quattro e poi a fette trasversali sottili. Ho preso una casseruola, ho messo dell'olio d'oliva e il finocchio tagliato. Ho insaporito con il mio preparato per arrosti, e ho messo il coperchio e il punto cottura a livello 6. Ho tagliato a giulienne la metà di un quarto di cipolla, e l'ho aggiunta al finocchio. Di tanto in tanto sollevavo il coperchio per mescolare e controllare la cottura delle verdure. Durante la loro cottura ho fatto tre fette di rigatino, l'ho tagliate a piccoli quadretti, e l'ho aggiunto alle verdure appassite. Poco dopo il timer ha suonato, ho scolato il riso, e l'ho messo nella casseruola assieme alle verdure ad al rigatino, mescolando bene per qualche secondo. Ho rimesso il coperchio, due minuti ed ho spento il piano, lasciando la casseruola coperta.

lunedì 4 gennaio 2010

la neve è tornata

Mah!?
Vedere la neve a San Miniato è un avvenimento eccezionale. Vederla di nuovo dopo pochi giorni, è una cosa molto eccezionale.
Sono partita da Pierino che stava facendo giorno, e cadeva una pioggia sottile. Sulla strada per Siena ho cominciato a trovare qualche fiocco di neve dopo La Ginestra, salendo a San Casciano. A Siena ce n'erano già diversi centimetri.
A Pierino sono tornato subito dopo pranzo. Sono salito abbastanza bene, ma a terra c'erano già più di 5 centimetri di neve.
Pierino, ore 14,30.





domenica 3 gennaio 2010

salto ostacoli


Domenica dedicata al salto ostacoli. Il prossimo mercoledì la bimba ha un concorso ippico, di salto ad ostacoli, a Pontedera, al circolo "Lo Scoiattolo". Flavie, la pony di Agnese, non vedeva la sella dalla metà di dicembre, eppure è bastato fargli fare qualche giro alla corda, perchè la bimba la potesse montare in sicurezza. Si vedeva che la cavallina non aveva molto ritmo, ma davanti agli ostacoli non ha mostrato problemi.
Domani pomeriggio, tempo (atmosferico) permettendo, torneremo al maneggio di Fauglia per un altro allenamento. Martedì è già giorno di gara. Sicuramente sarà una BP60. Mercoledì vedremo. Se il giorno prima sarà andata bene, e Flavie si mostra in grado di farcela si potrà pensare alla categoria superiore, la BP80.

Il maneggio a Pierino era la prima cosa che era in progetto. Prima ancora di firmare il contratto ho spianato i campi per il galoppatoio e la stalla, ma poi altre cose, in questi due anni, sono state più urgenti. Ma entro questa primavera, se non ci saranno altri intoppi, realizzerò il maneggio, e porteremo a Pierino anche Flavie. Qualche barriera c'è già. Flavie ha un box dentro alla serra, che usiamo ogni tanto. In gennaio, finita la capannina, farò la staccionata di recinzione del campo grande. Tra febbraio e marzo costruirò la stalla, di cui ho già preparato i disegni di progetto. Il fondo della stalla, in ghiaia, l'ho preparato lo scorso ottobre.

sabato 2 gennaio 2010

caccia al cinghiale a Pierino


Oggi, nel tardo pomeriggio, nella valle di Pierino c'è stata una battuta di caccia al cinghiale. E' la terza di quest'anno.
Avevano iniziato da un'altra parte, ma poi alcuni cinghiali gli sono scappati nel bosco di Pietreta, e quindi si sono riposizionati nella valle di Pierino.
Lo scorso anno ne fecero due. La prima si comportarono molto male. Fecero le poste a pochi metri da casa.
Ne parlai, come si dice, a chi di dovere, e non si videro più per tutta la stagione.
Quest'anno sono venuti a parlare in anticipo, e abbiamo fatto dei patti.
Le poste devono essere fatte a distanza regolare da casa, e le macchine si devono fermare tutte prima della catena.
Dopo le prime due volte in cui hanno fatto i bravi, oggi sono stati un po' birichini. Ed anche sciocchi, dovrei dire.

Sono venuti con un pick-up fino a casa, e lo hanno parcheggiato davanti alle cisterne, vicino all'altalena, entrando nel terreno umido dalla pioggia. Così hanno fatto dei solchi con le ruote. Mi ci sono arrabbiato un po'.
Sono stati degli sciocchi, perché, se ne avevano la necessità, come poteva essere oggi che avevano un cinghiale nel cassone, e quindi non lo volevano lasciare lontano, sapevano che potevano parcheggiare davanti alla serra.
La battuta è stata piuttosto breve, considerato che sono arrivati che erano quasi le 14,30. Subito però si è sentito uno sparo. Ho chiesto ad un ragazzo delle poste se lo avevano già preso, ma lui mi risposto che non era della squadra. -E' uno che ha un cane da "penna"-, mi ha spiegato. Poco dopo si è cominciata a sentire la canea.

Io nel frattempo ero sceso a sistemare la strada, e a mettere dei pali per montare un cancello al posto della catena.
Mentre scavano le buche per i pali ho "sentito" tutta la battuta. L'abbagliare dei cani, le voci e le grida dei battitori. -Oh!-, gridavano, ed altri:-Dove!? Dove!?-. E poi gli spari, pochissimi.

Erano da poco passate le 16,00, quando le poste già smobilitavano. Non ho capito bene se ne hanno preso uno o due, comunque non in valle, ma dall'altra parte di Pietreta, dove c'erano altre poste.

venerdì 1 gennaio 2010

che pioggia!


Non si può certo dire che il nuovo anno sia iniziato con la bella stagione. Il tempo, forse, se n'è un po' infischiato del nostro calendario. Ha iniziato a piovere ieri pomeriggio, e l'ha tirata dritta fino alla tarda mattinata di oggi.
Gli uomini, tra le tantissime cose, si sono anche dati (inventati) un sistema per misurare il tempo. Ma è matematica, e poco più. Il tempo è natura, che peraltro l'uomo cerca di capire anche attraverso la matematica, ma il risultato che ottiene è semplicemente un numero che indica quanto può essere probabile che una certa cosa sia così, o che accada.
Ci si rende quindi conto che contiamo ben poco, e l'unico nostro ruolo, alla fine, è quello di spettatori, o testimoni, se ci va bene...

Di tutta l'acqua che è caduta, anche qui ha Pierino ne è rimasto il segno. Il ciglione della stradina per la capanna si è mosso. Un primo blocco è franato nella notte, ostruendo il fossetto che c'è hai suoi piedi. L'acqua però non debordava, ma si infilava in buco che c'era nel fossetto, e chissà dove andava. In tarda mattinata si è staccato un altro pezzo di ciglione, questo più grande, che ha chiuso un altro tratto di fossetto, ma l'acqua che vi scorre continua a sparire.